Tirare il driver come Jon Rahm, vincitore del Sentry Tournament of Champions

da | 10 Gen 2023 | Tecnica

Todd Anderson è il direttore didattico del PGA TOUR Performance Center al TPC Sawgrass, sede del THE PLAYERS Championship. Il National PGA Teacher of the Year 2010 ha visto i suoi studenti accumulare più di 50 vittorie nel PGA TOUR e nel Korn Ferry Tour, compresi due titoli FedExCup. Attualmente è considerato da Golf Digest uno dei 20 migliori istruttori di golf degli Stati Uniti.

Todd Anderson

In questo tutorial, Anderson spiega le differenze tra il solito swing lungo e collassato che la maggior parte dei giocatori del PGA TOUR effettua per tirare il driver, e il backswing più corto eseguito da Jon Rahm per massimizzare la distanza. La prodigiosa potenza di Rahm al recente Sentry Tournament of Champions si è tradotta in sette drive da 400 o più metri, il maggior numero per qualsiasi giocatore del TOUR dal 2003, aiutandolo a colmare un deficit di sette colpi nell’ultimo giro e a conquistare l’ottava vittoria della sua carriera nel TOUR.

1 – Lo swing di Rahm

Tutti associano la distanza alla lunghezza dello swing, ma Jon Rahm dimostra che i giocatori possono generare un’enorme potenza con un backswing più corto. Rahm compie una rotazione completa della parte superiore del corpo, con minima rotazione dell’anca, tenendo le braccia estese più a lato del petto. Rahm crea un sistema di leve con un angolo di 90 gradi tra il braccio guida e lo shaft, e un altro angolo di 90 gradi nel braccio di rinvio. In questo modo Jon Rahm crea un backswing più corto.

2 – Swing tradizionale

Lo swing tradizionale del driver è un movimento più fluido e scorrevole. È caratterizzato da un movimento più lungo del braccio guida, da uno shaft più parallelo al terreno all’inizio dello swing e da una maggiore rotazione dell’anca. Questo genera una maggiore potenza attraverso la lunghezza del movimento dello swing, mentre Rahm la crea attraverso un movimento di torsione, avvolgendosi come una molla nel backswing con la parte inferiore del corpo che si svolge per iniziare il downswing, seguita da spalle, braccia, mani e bastone. Il polso arcuato all’inizio del colpo consente una rotazione minima della faccia del bastone durante l’impatto, favorendo la precisione e la coerenza.

3 – L’impatto di Rahm

Le leve e la coppia generate da Rahm nel suo backswing insieme alla sequenza dei movimenti in direzione della palla, costituiscono il presupposto per generare la potenza di cui è capace. Questo swing funziona per Rahm in ragione della sua corporatura e del modo in cui compone il suo swing.

Credit PGA Tour, foto didattiche Tracy Wilcox, foto di Rahm Getty Images

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