Prima vittoria in carriera sul PGA Tour per Adam Svensson che negli Stati Uniti ha conquistato, con un totale di 263 (73 64 62 64, -19) colpi, il The RSM Classic superando gli americani Brian Harman, Sahith Theegala e l’inglese Callum Tarren, tutti 2/i con 265 (-17). A St. Simons Island (Georgia), Francesco Molinari è invece uscito al taglio con uno score di 141 (67 74, -1).
Primo titolo sul PGA Tour per Svensson, dopo una grande rimonta – Nell’ultimo torneo ufficiale dell’anno solare del PGA Tour – che si è disputato su due differenti percorsi, il Seaside (par 70) e il Plantation (par 72) del Sea Island GC – Svensson al 70esimo tentativo è riuscito a centrare il primo successo sul massimo circuito americano maschile. Dopo i tre exploit sul Korn Ferry Tour tra il 2018 e il 2021, è arrivata l’impresa sul tour più importante. Il 28enne di Surrey, città della British Columbia, dopo un primo giro non esaltante (chiuso al 108/o posto al Plantation Course), ha cambiato marcia. E dopo essersi riportato sotto, grazie a un terzo round in 62 (-8), nel quarto con un 64 (-6) bogey free al Seaside, frutto di 6 birdie, è risalito dalla 3/a posizione e si è preso l’intera posta in palio. La vittoria ha fruttato a Svensson 1.458.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 8.100.000.
Secondo canadese a imporsi in questo torneo – Secondo canadese, dopo Mackenzie Hughes nel 2016, a far suo l’RSM Classic, Svensson si è distinto quale ottavo giocatore a festeggiare il primo titolo sul PGA Tour in questa competizione. Era dal 2020 (Jon Rahm al BMW Championship) che un giocatore non riusciva a imporsi sul circuito dopo un primo round con uno score non certo esaltante.
L’affermazione negli Usa ha permesso inoltre a Svensson di entrare nella Top 100 del ranking mondiale passando dalla 174/a alla 72/a posizione e dalla 92/a alla 6/a nella FedEx Cup.
Quanto a Francesco Molinari, il torinese ha chiuso le 18 buche di apertura al 29/o posto. Poi, nel secondo giro, ha pagato a caro prezzo un round in 74 (+2).
Nella foto: Adam Svensson e Davis Love III (credit PGA Tour)
Credit ufficio stampa FIG