Hero Dubai Desert Classic: vince Rory McIlroy conquistando il primo titolo delle Rolex Series

da | 30 Gen 2023 | Tornei

Rory McIlroy ha conquistato il suo primo titolo delle Rolex Series con la terza vittoria all’Hero Dubai Desert Classic nella spettacolare giornata finale all’Emirates Golf Club.

Il numero uno al mondo vanta un curriculum di tutto rispetto, con quattro campionati Major, quattro Harry Vardon Trophies e tre FedEx Cup, tuttavia, è giunto negli Emirati Arabi Uniti privo di vittorie in eventi di prestigio del DP World Tour.

Lunedì sul Majlis Course ha rimediato in modo eccellente con un birdie alla 17 e alla 18 chiudendo il giro in 68 (269, -19), con una lunghezza di vantaggio sull’americano Patrick Reed (270, -18).

McIlroy e Reed si sono affrontati gomito a gomito sulle seconde nove e nonostante il 65 di Reed abbia dato vita a un finale emozionante, è stato McIlroy a spuntarla e a salire al secondo posto della Race to Dubai Rankings in Partnership con Rolex.

L’australiano Lucas Herbert, vincitore di questo evento nel 2020, ha chiuso al terzo posto con 272 (-16), un colpo in più dell’inglese Callum Shinkwin (274, -14) e due in più del francese Julien Brun (273, -13).

Sono usciti al taglio i tre italiani in gara, Guido Migliozzi (73 70, -1), Edoardo Molinari (74 69, -1) a parimerito all’88° posto con 143, e Francesco Molinari, 116° con 147 (72 75, +3).

Per la prima volta McIlroy ha vinto il suo primo evento dell’anno raggiungendo le 15 vittorie nel DP World Tour.

Il nordirlandese si unisce a Ernie Els in quanto tre volte vincitore all’Emirates Golf Club confermando il suo straordinario periodo al top della forma, che lo ha visto registrare nove top 10 in nove eventi la scorsa stagione, con il suo peggior piazzamento al 12° posto, per essere incoronato Numero Uno d’Europa.

McIlroy è sceso in campo nell’ultima giornata del torneo con tre colpi di vantaggio e, pur essendo stato superato da Reed ad un certo punto, si è aggiudicato la vittoria mettendo a segno un tiro da 4 metri sull’ultima buca iniziando magnificamente la sua stagione golfistica.

Ha un significato molto importante“, ha dichiarato McIlroy. “È divertente, Harry (il suo caddie) mi ha detto: ‘Finalmente riceviamo un pettorale d’oro’. Ovviamente non ho mai vinto uno di questi tornei importanti prima d’ora”.

È stata una lotta intensa durante tutta la giornata. Sinceramente è stata una lotta per tutta la settimana. Sento di non aver dato il meglio di me durante tutta la settimana, ma ho gestito bene il mio gioco in modo intelligente”.

Oggi ho dimostrato di avere una grande forza mentale, una caratteristica da sviluppare nel resto dell’anno“.

La settimana è stata ricca di aspetti positivi, ma anche di spunti da cui devo imparare e su cui devo cercare di migliorare“.

Mi godrò questo momento. Forse è più piacevole di quanto dovrebbe essere, ma sento che ho ancora diversi aspetti su cui lavorare. È un ottimo inizio d’anno e un’ottima base da cui partire“.

Reed ha iniziato l’ultima giornata a quattro colpi dal leader, tuttavia, ha ridotto progressivamente le distanze grazie agli otto par iniziali di McIlroy.

Il 32enne ha effettuato un approccio intelligente alla 2 ha approfittato della 3 par 5 guadagnando un colpo, prima di imbucare dal bunker alla 6.

McIlroy ha interrotto la sua rincorsa con un birdie da 2 metri alla 9, ma alla 10 Reed ha mancato un albatross di pochi centimetri chiudendo con un eagle putt, raggiungendo McIlroy.

Il campione del 2009 e del 2015 ha risposto con due putt da 18 metri sulla stessa buca, ma Reed ha piazzato il suo tee shot a 2 metri sulla 11 e poi ha giocato un meraviglioso chip dal rough sulla 13 par 5, passando in vantaggio.

Un birdie alla 13 ha riportato McIlroy in parità, ma mancando il green alla 15, ha restituito il vantaggio a Reed.

Un tee-shot affrettato alla 16 ha condotto Reed a un bogey e quando McIlroy ha tirato il drive sul bordo del green della 17 chiudendo con un birdie, ha operato il sorpasso.

Il colpo di scena non si è fatto attendere: Reed ha segnato un birdie in due colpi all’ultima buca e McIlroy ha rischiato di imbattersi nell’acqua dal tee, per poi giocare un eccellente wedge e preparare il suo grand finale.

Herbert ha messo a segno un birdie alla 17 e alla 18, oltre ad altri cinque birdie e a un solo bogey, chiudendo in 66, mentre Shinkwin ha concluso in 69 e Brun in 68.

Il belga Thomas Pieters e l’inglese Ian Poulter hanno chiuso a -13, un colpo in meno rispetto alla coppia svedese Marcus Kinhult e Henrik Stenson, all’inglese Richard Bland, allo spagnolo Angel Hidalgo e all’americano Johannes Veerman.

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Credit DP World Tour, Getty Images

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