Smith vince a St Andrews grazie a una rimonta nelle seconde nove buche
L’ultimo Major della stagione è stato storico: l’Open Championship ha festeggiato il suo 150° anniversario nella casa del golf, l’Old Course di St Andrews.
Si è discusso molto su come Tiger Woods, tre volte vincitore, sarebbe tornato a giocare un Major dopo aver saltato gli U.S. Open nel tentativo di migliorare le sue possibilità sull’Old Course.
Nonostante le anticipazione pre-torneo, Woods ha registrato un doppio bogey al primo giro e in seguito ha faticato, iniziando con un 78 (+6). In testa alla classifica dopo il primo giro c’era il debuttante del PGA TOUR Cameron Young, che con un 64 senza bogey ha preceduto di due colpi McIlroy.
Smith ha eguagliato questo punteggio nella seconda giornata, portandosi a 13 sotto il par e a due colpi di vantaggio in vista del weekend, con la coppia europea Viktor Hovland e McIlroy ben posizionata in terza posizione. La coppia della Ryder Cup ha poi girato in 66 nel terzo giro, in presenza di una folla record, conquistando un vantaggio di quattro colpi, mentre Smith e Young hanno faticato a mantenere i livelli raggiunti nelle due giornate iniziali.

Nel pieno dell’entusiasmo generale suscitato dalla prospettiva che McIlroy potesse conquistare il quinto titolo Major, Smith ha stupito la folla assiepata lungo i fairway di St Andrews aggiudicandosi la Claret Jug. Con un 64 (-8) bogey-free, che ha incluso cinque birdie consecutivi dalla buca 10, l’australiano ha concluso con un colpo di vantaggio su Young, che ha scavalcato McIlroy alla buca 18 grazie a un eagle.
“Non mi è sembrato di aver sbagliato granché, anche se il putt è venuto meno per tutto il giro“, ha dichiarato McIlroy, che deteneva un vantaggio di due colpi dopo le prime nove.
Smith ha aggiunto: “Penso che vincere un Open Championship di per sé sia probabilmente il momento più importante della carriera di un golfista. Farlo a St Andrews ritengo sia semplicemente incredibile“.
Credit DP World Tour, Getty Images