Mentre questo anno volge al termine, riflettiamo sugli eventi avvincenti e sulle grandi trame che i Major Championships ci hanno offerto ancora una volta nel 2022.
Scheffler vince il primo Major ad Augusta
Una tradizione senza precedenti, il primo Major della stagione ha visto l’86ª edizione del Masters Tournament svolgersi all’Augusta National dal 7 al 10 aprile. L’affluenza è tornata al massimo per la prima volta dopo il trionfo di Tiger Woods nel 2019 e l’esplosione della pandemia.
Scottie Scheffler è arrivato all’Augusta National sulla scia di un periodo di forma scintillante che lo ha visto conquistare tre titoli del PGA TOUR e salire al primo posto nella Official World Golf Rankings in appena due mesi. Con la vittoria al WGC-Dell Technologies Match Play alla fine di marzo l’americano è salito al vertice del golf maschile con una prestazione impeccabile e conquistare la sua prima vittoria di un Major in Georgia.
Nel primo giro concluso con 69 (-3), Scheffler non ha messo a segno alcun bogey fino alla buca 18, distanziandolo a due lunghezze dal sudcoreano Sungjae Im, leader della classifica. All’aumentare del vento nella seconda giornata, la stella della Ryder Cup statunitense ha preso il controllo della gara (conclusa con 67) accumulando un vantaggio di cinque colpi, eguagliando il record del torneo su 36 buche.
Nonostante le difficoltà riscontrate nelle seconde nove del terzo giro, durante le quali Scheffler ha totalizzato quattro bogey nelle ultime sette buche, il numero uno mondiale ha mantenuto un vantaggio di tre colpi in vista dell’ultima giornata di gioco. Cameron Smith, lo sfidante più prossimo di Scheffler, ha ridotto il distacco della giornata precedente a un solo colpo nelle due buche iniziali, ma l’americano si è ripreso con uno straordinario birdie riportando la situazione a suo favore. Scheffler ha vinto con 71 (-1), includendo un doppio bogey alla buca 18, con tre colpi di vantaggio su Rory McIlroy che, dopo aver iniziato la giornata a dieci lunghezze di distanza, ha concluso con un incredibile 64 piazzandosi al secondo posto.

In seguito Scheffler ha rivelato di aver “pianto come un bambino” la mattina del suo trionfo per i suoi timori ad essere pronto a vincere uno dei quattro Majors di golf. Ha aggiunto: “Probabilmente il primo momento in cui mi è venuto in mente il pensiero di vincere è stato venerdì nel pomeriggio, dopo la fine del torneo”.
“Non sono mai arrivato a tanto. Ho sempre sognato di essere qui e di gareggiare. Non riesco a esprimere a parole la consapevolezza di poter tornare qui per tutta la vita, auspicabilmente, e non potrò mai parlare abbastanza bene di questo posto“.
Credit DP World Tour, Getty Images