20 anni di Cayenne: la “terza Porsche”

da | 15 Ott 2022 | Lifestyle, Motori

Ferry Porsche lo aveva previsto già nel 1989: “Se costruiamo un modello fuoristrada conforme ai nostri standard di qualità e con lo stemma Porsche sul frontale, le persone lo acquisteranno”. E la sua previsione si è rivelata esatta. Dal 2002, la Cayenne rappresenta uno dei pilastri del successo globale della Casa Automobilistica. “La Cayenne costituisce da sempre una delle maggiori attrattive del nostro marchio: negli ultimi 20 anni ha avvicinato a Porsche molti nuovi clienti e fan da tutto il mondo”, ha dichiarato Detlev von Platen, membro del Consiglio di Amministrazione e responsabile Vendite e Marketing di Porsche AG.

A metà degli anni ’90, Porsche ha dovuto prendere alcune decisioni importanti per garantire il proprio successo economico a lungo termine. All’inizio del decennio, la Casa Automobilistica si è infatti trovata ad affrontare una delle crisi economiche più importanti della sua storia: nell’esercizio finanziario 1991/92 aveva chiuso il bilancio in rosso e consegnato solo 23.060 auto, una situazione difficile da cui Porsche ha cominciato a riemergere grazie alla Boxster, presentata nel 1996. Tuttavia, divenne presto chiaro al management che la leggendaria 911 e il nuovo modello a motore centrale non sarebbero riusciti da soli a traghettare l’Azienda verso un futuro sicuro. Ecco che iniziò dunque a delinearsi il progetto di una “terza Porsche”, sebbene inizialmente non si sapesse ancora con certezza quale sarebbe stato il suo segmento di appartenenza.

Su suggerimento della struttura di vendita statunitense, la Casa optò per un fuoristrada anziché per un veicolo per trasporto persone/MPV, che pure era stato preso in considerazione. Questa tipologia di veicolo andava particolarmente di moda in Nord America, il mercato più importante per Porsche all’epoca. Il CEO, Wendelin Wiedeking, puntava anche sul mercato asiatico emergente. L’obiettivo era ambizioso già dall’inizio: Porsche non intendeva limitarsi a realizzare un SUV sportivo coerente con il Marchio, ma puntava a dare filo da torcere ai principali concorrenti nel segmento dei fuoristrada.

Questa sfida impegnativa è stata affrontata nell’ambito di un progetto condiviso con Volkswagen, denominato “Colorado”. Il progetto fu annunciato ufficialmente nel giugno 1998 e prevedeva che la Porsche Cayenne e la Volkswagen Touareg utilizzassero la stessa piattaforma. Nonostante l’architettura fosse identica, inizialmente ciascun costruttore utilizzava i propri motori e sviluppava la propria configurazione del telaio. Porsche si occupava dello sviluppo della piattaforma comune presso il suo stabilimento di Hemmingen, inizialmente supersegreto, mentre Volkswagen contribuiva con la sua esperienza nella produzione di grandi volumi. Nel 1999, Zuffenhausen decise di costruire la vettura nel proprio mercato di riferimento piuttosto che all’estero e realizzò una nuova struttura produttiva a Lipsia, inaugurata ufficialmente nell’agosto 2002. Il modello omologo di Volkswagen, ovvero la Touareg, veniva prodotto nello stabilimento Volkswagen di Bratislava, in Slovacchia. Anche la carrozzeria verniciata della Cayenne arrivava da lì, mentre l’assemblaggio finale avveniva in Sassonia. Sia la prima sia la seconda generazione della Cayenne, note internamente come E1 ed E2, sono uscite dalla linea di produzione di Lipsia e successivamente anche da quella di Osnabrück. Con l’introduzione della terza generazione (E3), nel 2017, Porsche ha spostato tutta la produzione della Cayenne a Bratislava per poter disporre a Lipsia di una capacità produttiva aggiuntiva per la berlina sportiva Panamera e il SUV compatto Macan.

Nuovi mercati, nuovi clienti: la Cayenne apre numerose porte

Poco dopo la sua presentazione in anteprima mondiale al Salone dell’Auto di Parigi nel settembre 2002, la Cayenne è arrivata a riscuotere un successo mondiale, superando immediatamente le aspettative di vendita. Inizialmente, si prevedeva che ne sarebbero stati consegnati 25.000 esemplari all’anno. Negli otto anni di produzione della prima generazione, sono state vendute 276.652 auto, poco meno di 35.000 all’anno. Col tempo si è arrivati alla milionesima Cayenne, che è uscita dalle linee di produzione nell’estate del 2020. Nel 2021, all’ultimo conteggio, erano stati consegnati oltre 80.000 esemplari.

Con la Cayenne, Porsche è riuscita a creare la base economica per un successo sostenibile senza compromettere i valori del marchio di auto sportive, incentrati sugli sport motoristici. “Con la Cayenne siamo riusciti per la prima volta a trasferire, con successo, la leggenda Porsche in un segmento di mercato completamente nuovo”, ha dichiarato Oliver Blume, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Porsche AG, in occasione dell’anteprima mondiale della terza generazione svoltasi sul tetto del Museo Porsche nel 2017. “La nostra auto sportiva per il segmento SUV si è dimostrata un bestseller e un propulsore per la crescita fin dal 2002. E non è tutto. La Cayenne ha aperto a Porsche le porte di molti nuovi mercati e ha contribuito in modo significativo all’internazionalizzazione della nostra rete di vendita”.

Detlev von Platen, membro del Consiglio di Amministrazione e responsabile Vendite e Marketing di Porsche, ha commentato: “Come icona di stile nel segmento dei SUV, la Cayenne ha contribuito a rafforzare l’attrattiva del nostro marchio, in particolare in Cina e in altri mercati asiatici. Oggi è uno dei modelli Porsche più richiesti in tutto il mondo e sono certo che la sua popolarità rimarrà elevata anche in futuro”.

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